Mi sono laureato in ingegneria elettronica nel 2001, come tesi ho realizzato in ogni sua fase, dalla progettazione circuitale, al disegno realizzato, un sensore al silicio-germanio nell'infrarosso. Essendo questo un progetto già all'avanguardia per i tempi, il mio primo impiego non poteva che essere nella ricerca e sviluppo. Fin da subito però ho preferito non sviluppare la mia parte di formazione prettamente elettronica per focalizzarmi invece nel campo dell'informatica, che ritenevo più interessante
Per circa 8 anni, ho lavorato nel settore ricerca e sviluppo di un'azienda che lavorava principalmente nel settore difesa e bancario. Durante questo periodo ho imparato le più svariate tecnologie, mi sono sempre messo in gioco, dal progetto più piccolo a quello di più ampio respiro europeo con numerose ditte di altri paesi coinvolti. Tuttavia ritenevo questo approccio limitante, perché c'era qualcosa che mi mancava.
Dal 2010 ho deciso di cambiare il mio target e sono diventato freelance, focalizzando i miei interessi sulla piccola e media impresa. Qui ho potuto entrare in diretto contatto con il cliente finale, capire le sue problematiche, realizzare dei prodotti che diano un effettivo valore aggiunto e che rispecchino in pieno le esigenze dell'azienda. Ad ora sono quindi un programmatore full stack, ovvero sono in grado di realizzare qualsiasi esigenza dei miei clienti: dal backend al front, passando per app e protocolli proprietari. Grazie a questo ho raggiunto un'invidiabile traguardo del 98,2% di clienti soddisfatti (eh, purtroppo il cliente pecora nera c'è sempre), collaborando anche con altri liberi professionisti e aziende di servizi per ottenere il miglior risultato finale possibile.
Sembrerà strano ma in realtà questo obiettivo si raggiunge non ascoltando quello che il cliente crede di volere. Molto spesso infatti capita che un cliente mi contatti dicendo: ho bisogno di realizzare questa cosa. A differenza di altri che magari fanno un preventivo, realizzano quello che il cliente ha chiesto per poi fargli realizzare, solo a prodotto finito, che in realtà non era quello che volevano, io alla prima richiesta del cliente rispondo sempre: sì, ma quale è l'esigenza per cui hai necessità di questo? In questo modo, grazie all'esperienza di anni di lavoro, alla conoscenza delle varie tecnologie a disposizione, sono in grado di reindirizzare gli obiettivi aziendali verso prodotti e soluzioni molto più appropriati di quelli definiti in prima istanza dal cliente stesso.
È grazie a questo approccio se ora la maggior parte dei miei clienti mi reputa una risorsa indispensabile e fa di me lodi sperticate. Molti di loro sono passati per esperienze disastrose attraverso altri professionisti o web agency che millantavano chissà che risultati, ma poi si sono rilevati superficiali.
Ho quindi deciso di aprire questo blog in modo da condividere la mia esperienza per quanto riguarda i servizi per le aziende, per far sì che tutti possano far tesoro delle cose che ho imparato in questi anni.